La consulenza psicologica e la psicoterapia sono due modi diversi per rispondere professionalmente alla domanda di aiuto.

La CONSULENZA psicologica, propria dello psicologo, può riguardare vari ambiti quali la psicologia scolastica, quella giuridica, quella clinica e fa riferimento in generale a interventi a breve-medio termine in cui si richiede una valutazione, una diagnosi, la realizzazione di un progetto, ma non una terapia.

La PSICOTERAPIA è un intervento a medio-lungo termine finalizzato a migliorare la qualità della vita di persone, coppie e famiglie affette da specifiche sofferenze (ansia, panico, depressione, ossessioni…).

La Psicoterapia Individuale è un incontro tra due persone su base asimmetrica; ciò implica che chi chiede aiuto, una volta scelto il suo Psicoterapeuta, si ponga nella posizione di affidarsi all’altro senza “malafede”; lo Psicoterapeuta si fa carico aiuta il paziente utilizzando le proprie conoscenze/competenze e la personale umanità.
La relazione asimmetrica si fonda sulla differenza e sulla reciproca fiducia. Dalla stanza è bandita la malafede.

In cosa consiste

Nei primi 2-3 incontri si inquadra il problema (Analisi della Domanda). Il Terapeuta raccoglie una serie di informazioni (Anamnesi) per cominciare a conoscere la persona, ad inquadrare la domanda di aiuto, il problema e pensare possibili ipotesi di intervento specifiche (PsicoDiagnosi). Si concordano gli obiettivi condivisi con il cliente.

Durata della Psicoterapia

Non è possibile stabilirlo con esattezza, vanno considerati i casi specifici. La durata della terapia non dipende poi solo dal Modello e dalla Tecnica ma dalla relazione. Di solito però può durare alcuni mesi o diversi mesi.

Frequenza

Gli incontri possono avere diverse cadenze: si parte da quella settimanale per poi passare a cadenze di incontri a più lunga distanza. Nessun disagio cristallizzato può essere sciolta in un solo incontro. La decisione di diradare gli incontri è legata all’esito del trattamento e altri fattori contingenti che vanno valutati volta per volta.

“L’incremento dell’impiego di questa tipologia di trattamento sembra riconducibile a differenti ragioni, la principale delle quali è forse costituita dalla cospicua presenza, nel mondo occidentale, di coppie che sperimentano difficoltà coniugali”.

(J.L. Lebow & M. F. Gasbarrini, 2010).

Cos’è

La Psicoterapia di Coppia mette al centro la coppia e il legame. Le questioni individuali, in senso stretto, sono tenute fuori. Il focus è diretto al legame, ciò che lega le due persone, il motivo per cui hanno deciso di stare insieme, le difficoltà che si ha del prendersi cura di questo legame.

Come Funziona

Gli incontri avvengono prevalentemente in Coppia, ma vi sono anche incontri con i singoli componenti della coppia, le famiglie di origine ma anche amici. Dopo la fase di costruzione di una motivazione congiunta, si comincia insieme un intervento che può avere diversi obiettivi.

E’ fondamentale quindi che ci si “vada insieme”; poi si potrà lavorare su un senso condiviso e promuovere un cambiamento.

Durata

I criteri sono gli stessi già delineati per la Psicoterapia Individuale. Ci sono alcuni “protocolli” che darebbero indicazioni su 10-15 sedute, ma di solito le situazioni non sono mai così lineari e si deciderà situazione per situazione.

Frequenza

Nella fase iniziale è settimanale (3 incontri in 3 settimane), poi gli incontri si diradano. Si veda anche quanto già scritto per quanto riguarda la Psicoterapia Individuale.

Psicoterapia familiare

In cosa consiste

La Psicoterapia Familiare richiede il coinvolgimento di tutti i membri della famiglia nucleare, e a volte anche membri appartenenti ad altre generazioni: nonni, zii/fratelli. Solitamente si arriva a coinvolgere la famiglia dopo che il terapeuta ha ascoltato la richiesta di aiuto di un membro della famiglia riguardante un altro membro della famiglia detto “il portatore del sintomo” e decide di “allargare lo sguardo” alle dinamiche familiari. I terapeuti sistemico-relazionali coinvolgono tutta la famiglia poiché ritengono che il disagio, la sofferenza, emerga proprio dalla specifica struttura e dalle dinamiche connesse a quella famiglia.

Durata

Può andare da qualche mese ad un anno o più. Questa valutazione va fatta in itinere. Alcune psicoterapia individuano specifici protocolli di intervento, individuando un numero preciso di incontri in uno specifico arco temporale. Il modello cui mi riferisco non fa uso di protocolli precostituiti poiché riteniamo che il cambiamento non può essere ricondotto a protocolli e ogni famiglia è portatrice di una diversità che va accolta e non ingabbiata. L’idea è di accompagnare e non chiudere.

Frequenza

Nella fase iniziale sono più frequenti (1 a settimana o ogni due settimane), poi si diradano anche con incontri mensili o a più lunga scadenza.

Definizione

La Diagnosi è una mappatura del funzionamento psichico che si traduce in una descrizione narrativa il più possibile sistematica, che prende il nome di formulazione del caso. Essa deve rispondere a requisiti di specificità (che cosa caratterizza quel dato individiduo) e di generalizzabilità (che cosa ha in comune quell’individuo con altri che presentano caratteristiche simili). (Fonte: Dazzi, Lingiardi, Gazzillo, 2009).

Nel 2003 l’Associazione Americana degli Psicologi (APA) afferma che la diagnosi consiste nella valutazione di comportamenti e di processi mentali e affettivi anormali, che risultano disadattivi e/o fonte di sofferenza (e cioè di manifestazioni psicopatologiche e di sintomi) attraverso la loro classificazione in un sistema diagnostico riconosciuto e l’individuazione dei meccanismi e dei fattori psicologici che li hanno originati e che li mantengono”

L’Esame Psicodiagnostico

L’esame psicodiagnostico è un complesso processo di raccolta, analisi ed elaborazione di informazioni (rilevanti per la ricerca scientifica psicologica) volto a rispondere  ai quesiti che il cliente porta allo Psicologo (Sanavio e Cornoldi, 2001). Con la Psicodiagnosi si può, per esempio, valutare:

  • l’opportunità di un trattamento psicoterapeutico;
  • le condizioni psicologiche per importanti scelte e provvedimenti nella vita (adozione, cambio di sesso…);
  • l’accertamento delle componenti psicologiche di una condotta criminosa;
  • integrazione di accertamenti di carattere medico diagnostico (es. valutazione di un danno non patrimoniale, danno psichico);

Oltre al colloquio clinico lo Psicologo si serve di strumenti standardizzati che aiutano nella raccolta mirata di informazioni. Ci riferiamo qui ai test.

Di cosa bisogna tener conto nel processo diagnostico (a cura dello Psicologo!)

  1. La diagnosi implicita del funzionamento dell’altro da parte dello Psicologo;
  2. delle ricerche che validino la solidità empirica degli strumenti utilizzati;
  3. che la diagnosi cambia nel tempo;
  4. che la diagnosi cade in un contesto relazionale;
  5. che la diagnosi è una entità molto complessa (multidimensionale);
  6. delle considerazioni delle proprie condizioni psichiche del soggetto  (il senso soggettivo conscio e inconscio);
  7. di far incontrare le conoscenze idiografiche e nomotetiche (soggettive e “oggettive”).

Servizio Offerto

Mediante l’utilizzo di strumenti testistici è possibile fare una accurata Psicodiagnosi in diverse e specifiche aree di intervento.

Per offrire il migliore servizio sono continuamente aggiornato sia sulle novità di strumenti affidabili, validi che di classici che vengono aggiornati.

Nella Tabella sotto elenco una serie di test che uso solitamente. Altri non sono citati per questioni di spazio.

Ambiti di riferimento

 Utilizzo specificoAlcuni Esempi

 

  • Valutazione della Personalità
  • Ansia (di Stato/Tratto).
  • Disturbo Post Traumatico da Stress.
  • Disturbi dell’Umore/Depressione.
  • Autostima.
  • Autoefficacia.
  • Attenzione/Iperattività.
  • Family Life Space.
  • Genogramma.
  • Emozione. Alessitimia.
  • Empatia.
  • Disturbi alimentari.
  • Famiglia.
  • Rapporto (relazione) genitori figli.
  • MMPI-2. (Personalità)
  • BFQ-2.(Personalità)
  • EPQ-R (Personalità)
  • Test di Rorschach (tecnica proiettiva) (Personalità)
  • Favole della Duss. (Personalità)
  • Disegno della Famiglia (Immaginaria, Cinetica, Animale).
  • Disegno della persona (DAP – Draw a Person).
  • Reattivo dell’Albero. (Personalità)
  • STAI (Ansia).
  • Test TMA – Valutazione multidimensionale dell’autostima.
  • PSI (Parenting Stress Index).
  • BDI – II (Beck Depression Inventory II).
  • BAI (Beck Ansiety Inventory).
  • SAR – Scala Alessitimica Romana (Valutazione delle capacità di riconoscere, esprimere e verbalizzare le emozioni).
  • EDI-3 RF (Eating Disorder Inventory 3 Referral Form).
  • Test ICAP – Individuazione Comportamenti Alimentari Problematici
  • CAPS (Post Traumatic Stress Disorder).
 
  • Misura dell’Intelligenza.
  • Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia).
  • Disturbi della comprensione.
  • Abilità di Studio/Strategie di Apprendimento.
  • Abilità sociali.
  • Atteggiamento verso la scuola.
  • Disagio scolastico e dispersione.
  • Motivazione allo studio.
  • Attenzione.
  • Memoria.
  • Indicatori di rischio.
  • WISC – IV (Wechselr Intelligence Scale For Children).
  • IPDA (Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento).
  • Prove di lettura MT.
  • PRCR-2 (Prove di prerequisito difficoltà letto-scrittura).
  • Test BHK – Scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva.
  • MESI – Motivazioni, Emozioni, Strategie e Insegnamento.
  • BVN 5-11 – Batteria di valutazione neuropsicologica per l’età evolutiva
    Batteria di valutazione neuropsicologica per l’età evolutiva
  • BVN 12-18 Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza.
  • Test CMF – Valutazione delle competenze metafonologiche.
  • Test DDO – Diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva.
  • Test AC-MT 11-14 – Test di valutazione delle abilità di calcolo e problem solving.
  • Test ABCA – Abilità di calcolo aritmetico.
  • Test TINV – Intelligenza non verbale.
  • Test CEO – Classificazione degli errori ortografici.
  • Test TVD – Test Valutazione Disagio e Dispersione Scolastica.
  • Test ACESS – Analisi degli indicatori cognitivo-emozionali del successo scolastico.