Glossario

Concetti psicologici
 
A
 
ANALISI DELLA DOMANDA
Per Analisi della Domanda si intende l’esplorazione delle simbolizzazioni affettive, agite da chi pone una domanda di intervento allo psicologo (da Carli & Paniccia, 2003). (si veda anche Collusione).
 
AREA PSICOTICA
(vedi PSICOTICA)
 
 
B
 
BEHAVIORISMO
Sinonimo di comportamentismo (vedi).
 
C
 
COGNITIVISMO
Corrente di studi di tipo interdisciplinare (psicologici, linguistici, filosofici, antropologici) che si occupa di attività conoscitive come percezione, intelligenza, linguaggio, pensiero. La metafora utilizzata dal cognitivismo è quella dell’uomo elaboratore di informazioni, come un calcolatore, che riceve un imput, lo elabora e restituisce un output.
 
COMPORTAMENTISMO
Teoria psicologica elaborata negli Stati Uniti, fondata unicamente sullo studio del comportamento dell’individuo di fronte a determinati stimoli ed escludente qualsiasi importanza dei fatti di coscienza (Fonte: Devoto-Oli, 2012). L’interesse è rivolto solo al comportamento osservabile e misurabile.
 
COLLUSIONE
Definiamo con questo termine la simbolizzazione affettiva del contesto da parte di chi a questo contesto partecipa. E’ un processo di socializzazione delle emozioni, che proviene dalla condivisione emozionale di situazioni contestuali. Colludere significa condividere emozionalmente le stesse simbolizzazioni affettive, o simbolizzazioni complementari, emtro un contesto partecipato e vissuto in comune (Carli & Paniccia, 2003). (si veda anche Analisi della Domanda)
 
COMPORTAMENTISMO
Teoria psicologica elaborata negli Stati Uniti, fondata unicamente sullo studio del comportamento dell’individuo di fronte a determinati stimoli ed escludente qualsiasi importanza dei fatti di coscienza. Nelle scienze sociali, impostazione metodologica secondo la quale possono essere considerati come oggetto d’indagine scientifica soltanto i comportamenti (di individui o di organismi) oggettivamente osservabili (Devoto, Oli, 2012).
 
COSCIENZA
La psicoanalisi afferma che il sostantivo Conscio è sinonimo di Coscienza. Per Conscio ci si riferisce (secondo S. Freud) a tutto ciò di cui l’individuo è consapevole, di cui ha percezione. Si contrappone alle alle rappresentazioni latenti, che sono desigante come “inconsce”.
 
COSTRUTTIVISMO
Corrente di studi che valuta ogni tipo di conoscenza come prodotto della costruzione della mente umana. Non esiste il dato in sè ma ogni cosa psicologica è costruita dalla mente mediante processi consapevoli o inconsapevoli (espliciti e/o impliciti).
 
D
 
DEPERSONALIZZAZIONE
Stato in cui l’individuo non percepisce più se stesso come presente nella voita quotidiana e come interagente con i propri simili. Questa condizione, caratterozzata anche da vuoto emotivo, apatia, difficoltà a organizzare in modo congruo i propri pensieri è accompagnata anche da derealizzazione (vedi) o perdita progressiva del senso della realtà. Esempi: non sapere chi si è, chi comanda i propri movimentio sentirsi distaccati da se stessi. La depersonalizzazione può essere presente anche in ambito nevrotico (es. attacchi di panico, disturbo acuto da stress). (Fonti: Falabella, 2002; Galimberti, 2003).
 
DEREALIZZAZIONE
Sentimento di estraneamento o distacco dal proprio contesto; il mondo esterno può apparire come “irreale”. Esempi: difficoltà di contatto con  con una realtà che appare più fluida, fumosa, meno concreta. La derealizzazione può essere presente anche in ambito nevrotico (es. attacchi di panico, disturbo acuto da stress).(Fonti: Falabella, 2002; Lingiardi, 2004)
 
DISTURBO
In generale è una leggera irregolarità o disordine nelle funzioni psichiche o organiche. NOTA: la distinzione tra psichico e organico è funzionale a motivi esplicativi legati alla possibilità di focalizzarsi più su una funzione o l’altra, ma non descrive nei fatti una loro separatezza; lo psichico ha sempre un correlato fisico. Nello specifico indica le forma meno gravi di disturbi comportamentali, delle anomalie, frequenti nei bambini e negli adolescenti, che non derivano da alcuna patologia organica e non rinviano a quadri psicotici (vedi Psicotica (Area)). (Fonti: Devoto-Oli, 2012; Galimberti, 2003).
 
DOMANDA (ANALISI)
In questa analisi si cerca di individuare quale reale domanda l’utente sta formulando e se può coincidere o no con quella espressa verbalmente. (Fonte: Falabella, 2002). (si veda anche Analisi della DomandaCollusione).
 
E
 
EMPATIA
La capacità di porsi in maniera immediata nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona, con nessuna o scarsa partecipazione emotiva (Devoto-Oli, 2012)
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ES
Nell’ipotesi di un apparato psichico tripartito di Freud, l’Es rapporesenta la matrice indifferenziata da cui originano le altre istanze psichiche (IO e SUPER IO) e costituisce con i suoi contenuti inconsci e rimossi il polo pulsionale della personalità, quindi il serbatoio dell’energia psichica. La caratteristica più significativa dell’ES è che esso funziona secondo il processo primario di pensiero, una modalità di funzionamento mentale in cui l’energia psichica fluisce liberamente da una rappresentazione psichica ad un’altra senza obbedire alle leggi del pensiero razionale e logico (fonte: Lingiardi, La personalità e i suoi disturbi, 2004)
 
 
F
 
 
 
 
G
 
 
H
 
 
I
INCONSCIO
 
IO
Nella terminologia psicoanalitica designa la sede e il complesso di motivazioni e di atti di un individuo, che condizionano il suo adattamento alla realtà, soddisfano i suoi bisogni e risolvono i conflitti provocati da desideri incompatibili. Negli atti della vita quotidiana, questa funzione si esercita sul piano consapevole (processo intellettuale) e inconscio (mettendo in atto i meccanismi di difesa). [vedi anche ES, SUPER-IO, MECCANISMI DI DIFESA] (fonte: Sillamy, Dizionario di Psicologia 1995).
 
 
 
J
 
 
K
 
 
 
L
 
 
M
 
MECCANISMI DI DIFESA
Processi psichici, spesso seguiti da una risposta comportamentale, che ogni indivividuo mette in atto più o meno automaticamente per affrontare le situzioni stressanti  e mediare i conflitti che generano dalla scontro tra bisogni, impulsi, desideri e affetti da una parte e proibizioni interne e/o condizioni (tratto da Lingiardi, 2004)
 
N
 

NEUROPSICOLOGIA
Ramo della psicologia che studia le attività mentali e comportamentali mettendo a confronto i dati forniti dalla neurofisiologia con quelli della psicologia sperimentale.
 
NEUROSCIENZE
Insieme delle discipline che studiano le basi biologiche della mente e del comportamento, analizzando  in partic. i vari aspetti morfofunzionali del sistema nervoso. Le funzioni mentali e psichiche che vengono analizzate dalle n. sono  l’attenzione, la sensazione, la percezione, il sonno, la memoria, l’apprendimento, le emozioni, ecc. A questi studi concorrono, partendo da angolazioni concettuali anche molto diverse, la  neurofisiologia, la  neurofarmacologia, la biochimica con lo studio delle sostanze che costituiscono la comunicazione nervosa (per es., neurotrasmettitori), la  biologia cellulare con lo studio delle cellule nervose,  le tecniche di neuroradiologia, la psicologia cognitiva,  gli studi sull’intelligenza artificiale. (dal Dizionario di Medicina Treccani).
 
NEVROSI
Affezione mentale caratterizzata da: esistenza di disturbi con espressione psichica e/o somatica e/o comportamentale; assenza di perturbazione anatomica e fisiologica palese; persistenza del sistema di realtà (principio di realtà [vedi]) a differenza della psicosi (vedi); relativo adattamento sociale malgrado i disturbi; sensibilità più o meno marcata alle terapie. (Fonte: Godfryd, 1994).
 
NEVROTICA (AREA)
Vi fanno parte quei disturbi in cui l’esame di realtà e il funzionamento dell’Io sono prevalentemente conservati. Il soggetto è cosciente del suo stato di sofferenza e dei suoi disturbi. L’Io ha un buon livello di integrazione ed è in grado di svolgere bene le sue funzioni: media con la realtà, rimanda alla persona una immagine congruente di se stesse
 
O
 
 
P
 
PERSONALITA’
Un’organizzazione di modi di essere, di conoscere e di agire, che assicura unità, coerenza, continuità, stabilità e progettualità alle relazioni dell’individuo con il mondo (da Caprara e Pastorelli, 1997).
 
PRINCIPIO DI PIACERE
Uno dei due principi (vedi anche Principio di Realtà) che regolano, secondo Sigmund Freud, il funzionamento mentale
 
PRINCIPIO DI REALTA’
Uno dei due principi (vedi anche Principio di Piacere) che regolano, secondo Sigmund Freud, il funzionamento mentale. La sua finalità è il soddisfacimento libidico però tenendo conto delle realtà esterne. L’uomo apprende a differire la sua soddisfazione, a rinunciare a un piacere immediato per ebitare una sofferenza, oppure ottenere in seguito una soddisfazione maggiore (Fonti: Laplanche & Pontalis, 1973; Sillamy, 1995).
 
PROCESSO PRIMARIO
 
PSICOANALISI
Disciplina psicologica, fondata dal medico neurologo austriaco S. Freud (1856-1939) spec. in quanto metodo terapeutico (analisi) delle sofferenze psichiche, basata sull’interpretazione dei processi mentali inconsci: questi ultimi vengono ricondotti a livello cosciente tramite la relazione che si stabilisce tra terapeuta e paziente, il quale è così in grado di riconoscerli e controllarli.
 
PSICOTICA (AREA)
Rientrano in quest’area quei disturbi in cui si verifica un ripiegamento all’interno con la conseguente caduta di relazione con la realtà. Si assistono così a fenomeni di derealizzazione (vedi) e depersonalizzazione (vedi). Le funzioni dell’IO (vedi) sono disgregate, vacilla infatti la sua funzione di giudice e controllo della realtà; la persona non è consapevole dei propri disturbi; manca il senso di continuità del Sè (vedi). 
 
Q
 
 
R
 
RIMOZIONE
Termine della psicoanalisi (vedi) che indica un processo inconscio che consente di escludere dalla coscienza determinate rappresentazioni connesse a una pulsione il cui soddisfacimento sarebbe in contrasto con altre esigenze psichiche. (Fonte: Galimberti, 2003)
 
S
 
SALUTE
La salute, definita nella Costituzione dell’OMS, è lo “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.
 
SALUTE MENTALE
Con l’espressione salute mentale si fa riferimento ad uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni (fonte: Ministero Salute).
 
SE’
 
SUPER-IO
In psicoanalisi, l’istanza psichica che regola il comportamento e presiede alla coscienza morale; si sviluppa dalle esperienze elementari dell’infanzia attraverso il processo di identificazione con le figure genitoriali, dando luogo in età matura a inibizioni inconsce.
 
T
 
TRATTO (di personalità)
Si configura come una disposizione ad agire, relativamente indipendente dal variare delle circostanze: una tendenza ad elaborare informazioni, a sperimentare emozioni e affetti, a reagire e ad agire in modi relativamehte uniformi (da Capara e Pastorelli, 1997).
 
TERAPIA ESPRESSIVA
Viene utilizzata soprattutto per i disturbi che rientrano nell’area nevrotica. Il soggetto può giungere ad un livello interpretativo e accedere a dimensioni di conflitto sconosciute in quanto è conservato l’esame di realtà. Si hanno maggiori possibilità di stabilire una alleanza terapeutica. La persona è in grado di lavorare con le interpretazioni e rielaborare i termini del conflitto (Fonte: Gabbard, 1995; Falabella, 2002).
 
TERAPIA SUPPORTIVA
Viene utilizzata quando è a rischio l’integrazione dell’Io o è già in atto un processo di disintegrazione. E’ applicata come supporto all’Io  nei casi di psicosi o di richio di scivolamento psicotico.Il terapeuta diventa un Io ausiliario. Non viene utilizzata l’interpretazione ma tecniche che integrino  e ricostruiscano un buon rapporto con la realtà; esempi: chiarificazioni, supporto empatico, lavori di espressione artistica. Si mette la persona a diretto contatto con elementi di realtà (Fonte: Gabbard, 1995; Falabella, 2002).
 
U
 
 
V
 
 
W
 
 
Y
 
 
Z